giovedì 22 agosto 2024

Mi chiamo Cesare Pavese (Poesia di Roberto Minichini)


Mi chiamo Cesare Pavese

E ho finto di essere un comunista

Come fingevano tanti altri scrittori

Pur di non essere esclusi

Dalla possibilità di partecipare alla cultura

E Gramsci ha insegnato che la dittatura cultura

Precede la dittatura politica

Degli ossessionati ugualitari utopisti emancipati

Che di emancipato non hanno nulla

E sono anche alquanto banali e conformisti

Cantano in coro per essere accettati come membri rispettabili

Del Partito Marxista Globalista Plutocratico Imperialista

Che scambia i bassi istinti per virtù morali

E l’egocentrismo narcisista per liberazione

E dicono anche tutti le stesse cose

Come quelli della rivoluzione culturale di Mao

Mentre, io Cesare Pavese

Adesso dall’oltretomba confesso

Non sono mai stato un comunista

Ho solo fatto finta per poter lavorare come scrittore

In verità sono stato un meraviglio e melanconico

Tradizionalista e regionalista italiano sognatore

 

Roberto Minichini, Gorizia, agosto 2024

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