martedì 19 novembre 2024

Viaggio col corpo astrale nella Palestina occupata (racconto di Roberto Minichini)


Racconto di un viaggio astrale effettuato con l’anima nella Palestina occupata e sofferente

Il corpo sottile ed invisibile dell’essere umano è collegato con una corda di colore chiaro argento all’ombelico, e quando si dorme l’anima lascia il corpo tramite questa corda, per quello che si dice nella tradizione islamica che il sonno è la piccola morte. Dopo la ingiusta ed illegale dichiarazione Balfour del 1917 la Palestina araba ha cominciato ad essere colonizzata ed occupata ed è iniziato così un conflitto che dura da oltre un secolo, e che nelle profezie islamiche sui tempi ultimi è stato previsto e ha una natura non semplicemente e banalmente politica e territoriale, ma veramente escatologica. Il progetto estremista nazionalista ed imperialista di cacciare tutti i palestinesi dalla propria terra, di impadronirsi per sempre dell’intera Gerusalemme, e di espandersi anche verso altri territori arabi, in direzione Eufrate, Nilo e sud del Libano, di distruggere la spianata delle moschee a Gerusalemme e costruire il Terzo Tempio, instaurando un regime biblico teocratico messianico fondamentalista, potrebbe portare a conseguenze orribili, capaci di gettare l’intero pianeta in un lungo periodo di caos e conflitti infiniti. L’illusione occidentale di poter in tal modo sottomettere ed umiliare quasi due miliardi di musulmani, che vivono sull’intero pianeta, è una forma di vera stupidità irresponsabile. Con il mio corpo astrale ho fatto un breve viaggio spirituale dell’anima nella Palestina, in particolare a Gaza, territorio martoriato e massacrato che non si arrende affatto e che continua a mostrare una determinazione a non piegarsi alla arroganza dell’occupazione, una resistenza che ha dell’incredibile per i canoni dei nostri tempi moderni, e per noi occidentali, tanto eroici a parole, comodi e sicuri e con la pancia piena, facendo una vita protetta e viziata, privilegiata rispetto alle situazioni in cui vivono tanti altri popoli della terra. Ora sono con il mio corpo astrale a Gaza. Il territorio è una teocrazia sunnita secondo la versione dell’ideologia dei Fratelli Musulmani, e sul terreno molti sono salafiti o con forti tendenze più o meno salafite. Io no sono per nulla salafita e quindi devo stare attento a come parlo e a come mi comporto. Ovunque mi viene detto che la vita terrena è una cosa a cui non bisogna dare importanza. Sembra che costoro abbiano ancora qualche passione per la vita, eppure nei sermoni religiosi parlano sempre di ricordo costante della morte e dell’aldilà. Curioso come certe anime strumentalizzino volentieri la religione per esercitare il potere ed ottenere posizioni sociali, gloria, onori e visibilità in questo basso e passeggero mondo illusorio. Molti invece sono anime pure e sincere, e vanno incontro alla morte come se si trattasse di un pranzo a casa di parenti, con leggerezza e con la determinazione indifferente e serena, senza pensarci neanche un attimo, e già hanno fatto il salto nell’altra dimensione, sperando nella ricompensa del paradiso. Sono seduto dentro una stanza spoglia e squallida a meditare. Non ci sono sedie, o un divano o un letto, o un televisore, non ci sono mobili o quadri, nulla, solo il nudo e grigio pavimento di cemento, e un piccolo tappeto per la preghiera. Ieri ho parlato con una donna che ha perso tutti e cinque i figli e il marito. Le chiedo cosa fa durante il giorno e mi risponde che ha come costante compagnia il Corano, e lo recita giorno e notte. Sua sorella ha otto figli e cinque figlie e la viene a trovare e le porta del cibo. La vita terrena è soltanto un brevissimo viaggio verso la vita eterna, attaccarsi alla vita terrena è come cercare di tenere fra le mani una statua di sabbia, si dissolve inevitabilmente in pochi istanti. La mattina seguente partecipo alla preghiera collettiva, generalmente evito le moschee, e questa non è una moschea, le moschee attorno sono state tutte state rase al suolo durante i combattimenti, questa è una sala di preghiera improvvisata, che entro pochi giorni potrebbe non esserci più. Poco prima dell’alba mi hanno bussato alla porta due giovanotti armati, dovevo venire a fare la preghiera in gruppo, la quale è un obbligo per i maschi adulti, e mi hanno anche detto che chi prega da solo, come generalmente faccio io, è in mano a satana e finirà nel fuoco dell’inferno e le sue preghiere non saranno accettate da Dio. Dopo la preghiera l’imam mi vuole parlare, mi chiede perché non vengo cinque volte al giorno a fare la preghiera collettiva, perché non partecipo mai alla preghiera del venerdì e perché sono sempre a parlare con le donne e mai con gli uomini. Inoltre mi contesta che la mia barba è troppo corta, i miei pantaloni troppo stretti e che i libri di letteratura che accumulo non servono a niente e distraggono dallo studio della religione. Alla fine mi dice che la mia conoscenza della lingua araba è pessima, che io capisco tutto ma che quando parlo faccio ridere anche i bambini e i gatti, che un vero musulmano non è credibile se non conosce alla perfezione l’arabo classico, e che il mondo musulmano è pieno di falsi sapienti religiosi e finti esperti di teologia e diritto islamico, i quali al massimo padroneggiano un arabo mediocre, e quindi sono dei truffatori. Alla fine mi congeda dicendo: il Corano è in arabo, il Profeta era arabo, Mecca, Medina e Gerusalemme sono arabe e l’Imam Mahdi che verrà sarà arabo, Gesù quando tornerà parlerà arabo e preghiera rivolto alla Mecca spezzando le croci, e la lingua del paradiso sarà l’arabo, e Roma in Italia sarà conquista dall’Islam e la lingua di Roma diventerà l’arabo. Mi dirigo verso la mia stanza e noto con orrore che interi palazzi, grattacieli, sono crollati nelle ultime ore, fra l’altro i terribili boati si sono sentiti per chilometri di distanza. Vedo delle scritte: La democrazia occidentale è la religione dei miscredenti ed uccide le donne e i bambini dei musulmani, oppure: Non sono morti coloro che sono caduti combattendo sulla Via di Dio, ma sono vivi presso il loro Signore. Questa ultima scritta è un versetto del Corano. Una bandiera con calligrafia appare su un balcone, c’è scritto: Non c’è divinità al di fuori di Allah e Muhammad è il Suo Messaggero. Un altro verso del Corano appare: Non prendete per alleati giudei e cristiani, essi sono alleati fra loro… Mentre cammino incontro solo per strada, ma queste non sono strade, sono cumuli di polvere e di rovine, un uomo anziano, palesemente cieco, con veste bianca e copricapo bianco in testa. Mi abbraccia, mi bacia sulle guance, mi chiede soldi, o da mangiare o ospitalità. Lo porto in un posto vicino dove come pasto unico preparano una specie di zuppa per poveri di ceci e fave. Mangiamo insieme e ci danno anche un poco di pane secco e piatto, il mio pezzo aveva già della muffa. In una sala di preghiera vicina, veramente piccola, facciamo la preghiera del mezzogiorno insieme. L’imam, questa volta un ragazzo molto giovane, mi dice che Gerusalemme sarà liberata dai nuovi crociati e dagli infedeli, e che lui ed io, come veri fratelli, a Dio piacendo, pregheremo insieme nella Gerusalemme retta dalla Sharia, arabo musulmana vittoriosa, che sorgerà nel futuro. Alla fine cerco di tornare a riposare nella mia spoglia e solitaria piccola stanza, ma dopo una ventina di minuti di cammino, mi accorgo che la stanza non c’è più. Sono arrivati gli aerei della democrazia occidentale e hanno fatto l’ennesimo massacro di civili, distruggendo tutti gli edifici ancora abitabili nel quartiere. Evidentemente il diritto internazionale, e i processi per crimini di guerra e contro l’umanità, sono misure inventate e controllate dall’Occidente, che vengono usate solo contro i nemici dell’Occidente, altrimenti rimangono ipocrita lettera morta. In base a quale diritto e filosofia l’Occidente pensa di poter imporre la sua volontà, le sue decisioni, i suoi ordini, la sua ideologia, la sua giurisprudenza e il suo stile di vita all’intero genere umano su tutto il pianeta? Con il mio corpo astrale da mistico vedo frammenti di futuro e vedo che l’Occidente è entrato in una fase di decadenza e di degenerazione collettiva, che avrà come conseguenza che entro pochi anni l’Occidente sarà solo una componente minoritaria ed assai debole della civiltà umana universale. Quando parlo tutti i giorni con gli occidentali vedo in loro una straordinaria arroganza e supponenza. Imparino l’umiltà, in quanto l’arroganza è una caratteristica delle anime sataniche. Alla fine tutti torneremo a Dio, l’Unico, il Giudice del Giorno del Giudizio.

 Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024

Nessun commento:

Posta un commento