Racconto di un viaggio astrale effettuato con l’anima nella Palestina occupata e sofferente
Il corpo sottile ed invisibile dell’essere umano è collegato
con una corda di colore chiaro argento all’ombelico, e quando si dorme l’anima
lascia il corpo tramite questa corda, per quello che si dice nella tradizione
islamica che il sonno è la piccola morte. Dopo la ingiusta ed illegale
dichiarazione Balfour del 1917 la Palestina araba ha cominciato ad essere
colonizzata ed occupata ed è iniziato così un conflitto che dura da oltre un
secolo, e che nelle profezie islamiche sui tempi ultimi è stato previsto e ha
una natura non semplicemente e banalmente politica e territoriale, ma veramente
escatologica. Il progetto estremista nazionalista ed imperialista di cacciare
tutti i palestinesi dalla propria terra, di impadronirsi per sempre dell’intera
Gerusalemme, e di espandersi anche verso altri territori arabi, in direzione
Eufrate, Nilo e sud del Libano, di distruggere la spianata delle moschee a
Gerusalemme e costruire il Terzo Tempio, instaurando un regime biblico
teocratico messianico fondamentalista, potrebbe portare a conseguenze orribili,
capaci di gettare l’intero pianeta in un lungo periodo di caos e conflitti
infiniti. L’illusione occidentale di poter in tal modo sottomettere ed umiliare
quasi due miliardi di musulmani, che vivono sull’intero pianeta, è una forma di
vera stupidità irresponsabile. Con il mio corpo astrale ho fatto un breve
viaggio spirituale dell’anima nella Palestina, in particolare a Gaza,
territorio martoriato e massacrato che non si arrende affatto e che continua a
mostrare una determinazione a non piegarsi alla arroganza dell’occupazione, una
resistenza che ha dell’incredibile per i canoni dei nostri tempi moderni, e per
noi occidentali, tanto eroici a parole, comodi e sicuri e con la pancia piena,
facendo una vita protetta e viziata, privilegiata rispetto alle situazioni in
cui vivono tanti altri popoli della terra. Ora sono con il mio corpo astrale a
Gaza. Il territorio è una teocrazia sunnita secondo la versione dell’ideologia
dei Fratelli Musulmani, e sul terreno molti sono salafiti o con forti tendenze
più o meno salafite. Io no sono per nulla salafita e quindi devo stare attento
a come parlo e a come mi comporto. Ovunque mi viene detto che la vita terrena è
una cosa a cui non bisogna dare importanza. Sembra che costoro abbiano ancora
qualche passione per la vita, eppure nei sermoni religiosi parlano sempre di
ricordo costante della morte e dell’aldilà. Curioso come certe anime
strumentalizzino volentieri la religione per esercitare il potere ed ottenere
posizioni sociali, gloria, onori e visibilità in questo basso e passeggero
mondo illusorio. Molti invece sono anime pure e sincere, e vanno incontro alla
morte come se si trattasse di un pranzo a casa di parenti, con leggerezza e con
la determinazione indifferente e serena, senza pensarci neanche un attimo, e
già hanno fatto il salto nell’altra dimensione, sperando nella ricompensa del
paradiso. Sono seduto dentro una stanza spoglia e squallida a meditare. Non ci
sono sedie, o un divano o un letto, o un televisore, non ci sono mobili o
quadri, nulla, solo il nudo e grigio pavimento di cemento, e un piccolo tappeto
per la preghiera. Ieri ho parlato con una donna che ha perso tutti e cinque i
figli e il marito. Le chiedo cosa fa durante il giorno e mi risponde che ha
come costante compagnia il Corano, e lo recita giorno e notte. Sua sorella ha
otto figli e cinque figlie e la viene a trovare e le porta del cibo. La vita
terrena è soltanto un brevissimo viaggio verso la vita eterna, attaccarsi alla
vita terrena è come cercare di tenere fra le mani una statua di sabbia, si
dissolve inevitabilmente in pochi istanti. La mattina seguente partecipo alla
preghiera collettiva, generalmente evito le moschee, e questa non è una
moschea, le moschee attorno sono state tutte state rase al suolo durante i
combattimenti, questa è una sala di preghiera improvvisata, che entro pochi
giorni potrebbe non esserci più. Poco prima dell’alba mi hanno bussato alla
porta due giovanotti armati, dovevo venire a fare la preghiera in gruppo, la
quale è un obbligo per i maschi adulti, e mi hanno anche detto che chi prega da
solo, come generalmente faccio io, è in mano a satana e finirà nel fuoco
dell’inferno e le sue preghiere non saranno accettate da Dio. Dopo la preghiera
l’imam mi vuole parlare, mi chiede perché non vengo cinque volte al giorno a
fare la preghiera collettiva, perché non partecipo mai alla preghiera del
venerdì e perché sono sempre a parlare con le donne e mai con gli uomini.
Inoltre mi contesta che la mia barba è troppo corta, i miei pantaloni troppo stretti
e che i libri di letteratura che accumulo non servono a niente e distraggono
dallo studio della religione. Alla fine mi dice che la mia conoscenza della
lingua araba è pessima, che io capisco tutto ma che quando parlo faccio ridere
anche i bambini e i gatti, che un vero musulmano non è credibile se non conosce
alla perfezione l’arabo classico, e che il mondo musulmano è pieno di falsi
sapienti religiosi e finti esperti di teologia e diritto islamico, i quali al
massimo padroneggiano un arabo mediocre, e quindi sono dei truffatori. Alla
fine mi congeda dicendo: il Corano è in arabo, il Profeta era arabo, Mecca,
Medina e Gerusalemme sono arabe e l’Imam Mahdi che verrà sarà arabo, Gesù
quando tornerà parlerà arabo e preghiera rivolto alla Mecca spezzando le croci,
e la lingua del paradiso sarà l’arabo, e Roma in Italia sarà conquista
dall’Islam e la lingua di Roma diventerà l’arabo. Mi dirigo verso la mia stanza
e noto con orrore che interi palazzi, grattacieli, sono crollati nelle ultime
ore, fra l’altro i terribili boati si sono sentiti per chilometri di distanza.
Vedo delle scritte: La democrazia occidentale è la religione dei miscredenti ed
uccide le donne e i bambini dei musulmani, oppure: Non sono morti coloro che
sono caduti combattendo sulla Via di Dio, ma sono vivi presso il loro Signore.
Questa ultima scritta è un versetto del Corano. Una bandiera con calligrafia
appare su un balcone, c’è scritto: Non c’è divinità al di fuori di Allah e
Muhammad è il Suo Messaggero. Un altro verso del Corano appare: Non prendete
per alleati giudei e cristiani, essi sono alleati fra loro… Mentre cammino
incontro solo per strada, ma queste non sono strade, sono cumuli di polvere e
di rovine, un uomo anziano, palesemente cieco, con veste bianca e copricapo
bianco in testa. Mi abbraccia, mi bacia sulle guance, mi chiede soldi, o da
mangiare o ospitalità. Lo porto in un posto vicino dove come pasto unico
preparano una specie di zuppa per poveri di ceci e fave. Mangiamo insieme e ci
danno anche un poco di pane secco e piatto, il mio pezzo aveva già della muffa.
In una sala di preghiera vicina, veramente piccola, facciamo la preghiera del
mezzogiorno insieme. L’imam, questa volta un ragazzo molto giovane, mi dice che
Gerusalemme sarà liberata dai nuovi crociati e dagli infedeli, e che lui ed io,
come veri fratelli, a Dio piacendo, pregheremo insieme nella Gerusalemme retta
dalla Sharia, arabo musulmana vittoriosa, che sorgerà nel futuro. Alla fine
cerco di tornare a riposare nella mia spoglia e solitaria piccola stanza, ma
dopo una ventina di minuti di cammino, mi accorgo che la stanza non c’è più.
Sono arrivati gli aerei della democrazia occidentale e hanno fatto l’ennesimo
massacro di civili, distruggendo tutti gli edifici ancora abitabili nel
quartiere. Evidentemente il diritto internazionale, e i processi per crimini di
guerra e contro l’umanità, sono misure inventate e controllate dall’Occidente,
che vengono usate solo contro i nemici dell’Occidente, altrimenti rimangono
ipocrita lettera morta. In base a quale diritto e filosofia l’Occidente pensa
di poter imporre la sua volontà, le sue decisioni, i suoi ordini, la sua
ideologia, la sua giurisprudenza e il suo stile di vita all’intero genere umano
su tutto il pianeta? Con il mio corpo astrale da mistico vedo frammenti di futuro
e vedo che l’Occidente è entrato in una fase di decadenza e di degenerazione
collettiva, che avrà come conseguenza che entro pochi anni l’Occidente sarà
solo una componente minoritaria ed assai debole della civiltà umana universale.
Quando parlo tutti i giorni con gli occidentali vedo in loro una straordinaria
arroganza e supponenza. Imparino l’umiltà, in quanto l’arroganza è una
caratteristica delle anime sataniche. Alla fine tutti torneremo a Dio, l’Unico,
il Giudice del Giorno del Giudizio.
Nessun commento:
Posta un commento