Gli angeli devono tacere
Quando i demoni ballano
E gli scrittori devono tacere
Se non obbediscono
Al mondo nuovo, progredito, perfetto
Degli emancipati permanenti
Che sanno tutto
E riscrivono la storia e la grammatica
Annullano la patria tedesca amata
La quale è l’archetipo
Di tutte le nazioni del mondo
Alle quali viene rubata l’anima
L’identità, la storia, la lingua e l’orgoglio
Mentre noi amiamo tutte le nazioni e tutti i popoli
E vogliamo studiare le loro differenze, considerate ricchezze
La bellezza dei costumi locali, dei dialetti, dei culti
religiosi
Della memoria storica rispettata e delle radici antiche
Esplorare le letterature, le filosofie, le visioni del mondo
Non chiusi dentro una galera di omologati globale
Ma dentro un enorme e sconfinato giardino
Pieno di fiori, piante, alberi meravigliosi
Dove la differenza prospera, autentica, selvaggia
E la logica della quantità e della uguaglianza meccanica
Viene vista come un incubo distopico artificiale e triste
Fuggire a cavallo e nudi dalle masse
Dalla dittatura dei selfie
Dai giornalisti, dai politici, dai mercanti che cercano
profitto
E dalle legioni infinite di maestri di esoterismo
Roberto Minichini, Gorizia, novembre 2024
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