Mentre il cosmo intero
Sembra svuotarsi di interesse
E la ruota dei divertimenti
Assomiglia a un film privo di fascino
A cui si assiste impassibili
Non riuscendo a capire
E la legge del tempo governa
Implacabile ed impersonale
Essendo come un orologio
A cui sono sottoposti
Anche il sole e la luna
E nessuna autodeterminazione si sottrae
A quello che è il mistero del tempo
Signore assoluto, tiranno senza uguali
E si cammina, annoiati
Vedendo ogni fenomeno come vano
L’agitarsi e le attività come inganni
Le ambizioni come prigioni
E conoscendo il futuro
Di molti uomini e di molte donne
Ed anche il proprio
Letto nelle mappe della predestinazione
Si ormai anziani di molti secoli
E l’insegnamento induista prescrive il ritiro
Dal mondo e dalle attività sociali
In quanto è il ciclo della contemplazione
Delle preghiere e della meditazione
E del vedere tutto come Uno
Non esiste io, non esiste tu
Non esiste torto, non esiste ragione
Non esiste passato, non esiste futuro
E lo spirito trascende il corpo
Tutto è solo uno gioco di specchi
E il mondo terreno è un inganno
Di durata assai breve
Roberto Minichini, Gorizia, luglio 2025