Pur nella assurdità
Degli spazi interplanetari
Ormai abbandonati e dimenticati
Si sparge la voce
Della gioiosa convocazione amorosa
Una donna mandata dal cielo
La nuova bella estatica, operatrice di miracoli
Trasforma l’amato in angelo
Il cavallo matto in gufo saggio
Con il potere, magico e mistico
Delle sue labbra meravigliose e peccaminose
Bella, bellissima, come un diamante
Con occhi selvaggi che ipnotizzano
Coltiva il giardino del paradiso sulla terra
Costruendo un albero dalla luce sensuale
E ha avuto il coraggio
Di spingersi nei boschi oscuri
Per liberare il monaco apocalittico
Dalle sue catene
Fatte di santità ed intransigenza
Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025
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