
Il volume di cui mi occupo in questo scritto lo considero il
miglior libro nel campo della saggistica letto in lingua italiana durante
l’anno 2024. Affronta, già nel titolo, un argomento di cui si sente parlare
spesso ma in cui la fanno da padroni generalmente sia la superficialità che le
mistificazioni, trattasi dell’esoterismo. L’opera in questione ha una
impostazione che difende la visione del mondo della Tradizione. “Che cos’è
l’Esoterismo”-“tra verità e contraffazioni” è il titolo della meravigliosa pubblicazione
della casa editrice Solfanelli, che vede come protagonisti di altissimo livello
due specialisti che conversano fra loro: Bruno Bérard (1958) che interroga ed
interagisce con Aldo La Fata (1964). Trattasi di una approfondita serie di
interviste, divise in capitoli, fatte ad Aldo La Fata, noto studioso della
Tradizione e dell’esoterismo e della storia delle religioni, uno scrittore
cattolico che a lungo è stato stretto collaboratore del grande filosofo,
teologo, esperto di Cristianesimo e spiritualità universale italiano Silvano
Panunzio (1918-2010). Aldo La Fata dimostra la sua immensa preparazione nel
campo dell’esoterismo e delle religioni tradizionali in una serie di ben
diciassette capitoli che spaziano dai rapporti fra esoterismo e scienza,
esoterismo e religione, storia dell’esoterismo, esoterismo e mistica, una
panoramica dell’esoterismo nelle tre forme tradizionali religiose abramitiche,
oltre che nell’Induismo, nel Buddhismo e nel Taoismo. Completano il volume
altri capitoli intensi che parlano anche del percorso biografico dello stesso
Aldo La Fata, e ci si immerge anche in dimensioni sempre più particolari, come
il capitolo sugli esoterismi moderni, la metafisica, “l’umiltà cognitiva” e per
finire si cerca, cosa difficilissima, a dare una definizione dello stesso
Esoterismo in quanto tale. Per un totale di 219 pagine ci sono anche allegato,
postfazione, bibliografie (sia di Aldo La Fata che di Bruno Bérard), indice dei
nomi. Pubblicato in questa prima edizione italiana nel mese di luglio 2024,
l’opera è uscita in precedenza in lingua francese oltralpe presso i nostri
cugini francesi. La particolare natura “saturnina” e tradizionale dei contenuti
mi va particolarmente a genio, come punto di riferimento spesso si cita il
metafisico e sufi francese René Guénon (1886-1951), morto al Cairo e conosciuto
anche con il nome Shaykh Abdelwahid Yahya. Un altro protagonista importante è
il già citato Silvano Panunzio, il quale, in qualche modo, può essere
considerato una sorta di Guénon italiano e cattolico, un pensatore profondo ed
originale ma che sicuramente traeva molta ispirazione dal Maestro francese e in
parte probabilmente anche dal “barone”, il filosofo, orientalista ed esoterista
Julius Evola (1989-1974), nonostante quest’ultimo sia spesso rifiutato da tanti
“guénoniani di “stretta osservanza” ed ovviamente anche dal mondo cattolico in
generale, lo stesso discorso si potrebbe fare, per quanto riguarda una certo
ostracismo e dissenso, ricordando il nome di un altro studioso citato nel
libro, il filosofo neopagano pitagorico e cultore di studi massonici Arturo
Reghini (1878-1946). Inoltre nel volume appare anche un altro protagonista
delle vicende dell’esoterismo italiano, l’esponente del pensiero ermetico
Giuliano Kremmerz (1861-1931). Per comprendere a fondo il testo della
conversazione fra Bruno Bérard ed Aldo La Fata bisogna in ogni caso avere una
ottima conoscenza per quanto riguarda la storia assai vasta dell’esoterismo
italiano del Novecento, ambienti, personaggio, filoni di pensiero, orientamenti
spesso non compatibili fra di loro, rivalità, opere scritte e vite vissute.
”Che cos’è l’Esoterismo” inoltre è una specie di piccola enciclopedia, dal
punto di vista di una prospettiva squisitamente esoterica tradizionale, della
storia delle religioni dell’intera umanità e di tutti i tempi. Il libro quindi
sottintende una concezione teorica essenzialmente guènoniana, per cui si
accetta la divisione sostanziale fra esoterismo ed exoterismo e si è d’accordo
con quello che Frithjof Schuon (1907-1998), altro autore citato nel libro,
definiva come “unità trascendente delle religioni”, inoltre si concede dignità
alla Massoneria come Forma di spiritualità e di esoterismo autentica, facendo i
dovuti ed assai intricati distinguo, e si espone comunque essenzialmente (anche
qui però con delle specificazioni e con una analisi non semplicistica) la
differenza fra mistica ed esoterismo, ciò che elenco qua è una schematica
sintesi rispetto alla complessità e la densità degli insegnamenti e delle tesi
sostenute da Aldo La Fata. Certo è che il volume è una lettura molto ricca ed
affascinante, concettualmente profonda e una miniera di conoscenze anche
storiche. Una esperienza rara, a mio avviso assolutamente da fare.
Roberto Minichini, gennaio 2025