martedì 28 gennaio 2025

Negli angoli modesti (Poesia di Roberto Minichini)


Negli angoli modesti

Si fanno incontri interessanti

Ogni contrada

Ha il suo Aristotele

E il suo Churchill

Spesso si trova anche Einstein

I Napoleone Bonaparte si sprecano

Per non parlare

Delle legioni di maghi, esoteristi, maestri spirituali

Con appendice numerosa

Di analisti politici

Noi invece, ripetiamo

Siamo convinti, che si fanno ancora

Incontri con personaggi interessanti

Per esempio i folli visionari

Cavalcati da demoni innominabili

O le graziose signore, eleganti, colte, gentili

Che sembrano uscite da un film degli anni sessanta

La cui bellezza non ha nulla di vanitoso, ma è naturale

E la cui intelligenza è spesso straordinaria

Oppure i pittori nudisti di quadri mai dipinti

Che si credono reincarnazione di Padre Pio o San Francesco

Finalmente qualcuno con cui parlare

Che non ripete le oscenità delle mode imperanti

E la povertà concettuale di giornalisti e politici

Si dica d’ora in poi solo la nuda verità

Di gente cosiddetta comune, ma in verità assai speciale

Libera dagli schemi del regno della quantità omologante

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

domenica 26 gennaio 2025

Grande dolcezza (Poesia di Roberto Minichini)


Grande dolcezza

Ore a conversare

Sulla civiltà contemplativa lontana da noi

Dei monasteri e dei mistici medievali

Prima del sorgere delle scuole di pensiero razionaliste

La tua ampia cultura

E le tante lingue che conosci

Ti aprono all’umanità intera

Le tue letture nel campo della storia delle religioni

Mi lasciano ammirato

Nella società digitale di massa consumista

Ci sono ancora fiori individuali, rari

Con un carattere unico

Che segnano la differenza

Ed illuminano lo spirito

Questi boschi sloveni

Ora sono la nostra patria amorosa

Quella terrestre e celeste

Dove ogni cosa è al suo posto

Ed il bene esiste

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

Un tempio abbandonato e fatto di mistero (Poesia di Roberto Minichini)


Un tempio abbandonato e fatto di mistero

Mani splendide di giovane donna

Siamo assenti da molto tempo

Da quell’essere e vivere nell’essere

Immersi, qui ed ora, semplicemente noi

Per intero e con anima trasognata

Sfuggendo alle logiche scontate

Volare insieme verso una stella

Dove il tempo non è stato ancora inventato

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

sabato 25 gennaio 2025

Noi si ride con gentilezza (Poesia di Roberto Minichini)


Noi si ride con gentilezza

Sereni

In uno spazio di campagna

Che oggi e soltanto oggi

Sembra sospeso

Fuori dal tempo

Non guardo gli occhi delle persone

In quanto sono timido

Ma osservo solo gli occhi di luce

Dove percepisco onestà

Come insegnava il mio maestro turco

Che da molto vive nell’altra dimensione

Gli angeli si allontanano

Da chi mente ed inganna

E le preghiere dei disonesti non giungono a Dio

Ora, mentre guardo dentro i tuoi occhi

Avverto una sensazione di pace

Vedo la cristallina trasparenza

Di una anima buona

Mi sembra di essere tornato

In un villaggio quasi premoderno

Nella civiltà contadina dei miei nonni

Dove la terra era terra

E gli esseri umani

Poveri, difettosi, imperfetti

Ma autentici, senza finzioni

Nudi e naturali

Senza vestiti e senza maschere

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

venerdì 24 gennaio 2025

Pur nella assurdità (Poesia di Roberto Minichini)


Pur nella assurdità

Degli spazi interplanetari

Ormai abbandonati e dimenticati

Si sparge la voce

Della gioiosa convocazione amorosa

Una donna mandata dal cielo

La nuova bella estatica, operatrice di miracoli

Trasforma l’amato in angelo

Il cavallo matto in gufo saggio

Con il potere, magico e mistico

Delle sue labbra meravigliose e peccaminose

Bella, bellissima, come un diamante

Con occhi selvaggi che ipnotizzano

Coltiva il giardino del paradiso sulla terra

Costruendo un albero dalla luce sensuale

E ha avuto il coraggio

Di spingersi nei boschi oscuri

Per liberare il monaco apocalittico

Dalle sue catene

Fatte di santità ed intransigenza

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

giovedì 23 gennaio 2025

Ascoltate le parole (Poesia di Roberto Minichini)


Ascoltate le parole

Di una rara normalità

Quasi fossero

Una piccola manifestazione d’amore

Eppure la pioggia cade

Sulle banalità di discorsi fin troppo scontati

Fu la sincerità o meno

A quel tempo, da noi ricordato

A fare la grande differenza

A creare l’amicizia

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

mercoledì 22 gennaio 2025

Ci sono certe opere letterarie (Poesia di Roberto Minichini)



Ci sono certe opere letterarie

Che ho sempre desiderato leggere

Ma non sono mai riuscito nel compito

Una di queste è certamente

L’uomo senza qualità

Dello scrittore austriaco Robert Musil

Con imbarazzo mi ricordo

Una serata in Germania, tanti anni fa

Seduto fra specialisti di Musil

Una categoria di studiosi

Di cui ignoravo l’esistenza fino al giorno prima

Ho dovuto tacere la mia colpa

Quella di non aver mai letto una sola pagina

Dell’uomo senza qualità

Ora, da vecchio germanista fallito

Forse l’anno 2025

Mi permetterà di recuperare

Leggendo, magari molto lentamente

Un oceano di pagine

E il libro che ho fra le mani

Pesa all’incirca due chili

O vinco io o vince Musil

Probabilmente vincerà Musil

Mi arrendo di fronte al grafomane Musil

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

lunedì 13 gennaio 2025

"Che cos'è l'Esoterismo" di Bruno Bérard ed Aldo La Fata


Il volume di cui mi occupo in questo scritto lo considero il miglior libro nel campo della saggistica letto in lingua italiana durante l’anno 2024. Affronta, già nel titolo, un argomento di cui si sente parlare spesso ma in cui la fanno da padroni generalmente sia la superficialità che le mistificazioni, trattasi dell’esoterismo. L’opera in questione ha una impostazione che difende la visione del mondo della Tradizione. “Che cos’è l’Esoterismo”-“tra verità e contraffazioni” è il titolo della meravigliosa pubblicazione della casa editrice Solfanelli, che vede come protagonisti di altissimo livello due specialisti che conversano fra loro: Bruno Bérard (1958) che interroga ed interagisce con Aldo La Fata (1964). Trattasi di una approfondita serie di interviste, divise in capitoli, fatte ad Aldo La Fata, noto studioso della Tradizione e dell’esoterismo e della storia delle religioni, uno scrittore cattolico che a lungo è stato stretto collaboratore del grande filosofo, teologo, esperto di Cristianesimo e spiritualità universale italiano Silvano Panunzio (1918-2010). Aldo La Fata dimostra la sua immensa preparazione nel campo dell’esoterismo e delle religioni tradizionali in una serie di ben diciassette capitoli che spaziano dai rapporti fra esoterismo e scienza, esoterismo e religione, storia dell’esoterismo, esoterismo e mistica, una panoramica dell’esoterismo nelle tre forme tradizionali religiose abramitiche, oltre che nell’Induismo, nel Buddhismo e nel Taoismo. Completano il volume altri capitoli intensi che parlano anche del percorso biografico dello stesso Aldo La Fata, e ci si immerge anche in dimensioni sempre più particolari, come il capitolo sugli esoterismi moderni, la metafisica, “l’umiltà cognitiva” e per finire si cerca, cosa difficilissima, a dare una definizione dello stesso Esoterismo in quanto tale. Per un totale di 219 pagine ci sono anche allegato, postfazione, bibliografie (sia di Aldo La Fata che di Bruno Bérard), indice dei nomi. Pubblicato in questa prima edizione italiana nel mese di luglio 2024, l’opera è uscita in precedenza in lingua francese oltralpe presso i nostri cugini francesi. La particolare natura “saturnina” e tradizionale dei contenuti mi va particolarmente a genio, come punto di riferimento spesso si cita il metafisico e sufi francese René Guénon (1886-1951), morto al Cairo e conosciuto anche con il nome Shaykh Abdelwahid Yahya. Un altro protagonista importante è il già citato Silvano Panunzio, il quale, in qualche modo, può essere considerato una sorta di Guénon italiano e cattolico, un pensatore profondo ed originale ma che sicuramente traeva molta ispirazione dal Maestro francese e in parte probabilmente anche dal “barone”, il filosofo, orientalista ed esoterista Julius Evola (1989-1974), nonostante quest’ultimo sia spesso rifiutato da tanti “guénoniani di “stretta osservanza” ed ovviamente anche dal mondo cattolico in generale, lo stesso discorso si potrebbe fare, per quanto riguarda una certo ostracismo e dissenso, ricordando il nome di un altro studioso citato nel libro, il filosofo neopagano pitagorico e cultore di studi massonici Arturo Reghini (1878-1946). Inoltre nel volume appare anche un altro protagonista delle vicende dell’esoterismo italiano, l’esponente del pensiero ermetico Giuliano Kremmerz (1861-1931). Per comprendere a fondo il testo della conversazione fra Bruno Bérard ed Aldo La Fata bisogna in ogni caso avere una ottima conoscenza per quanto riguarda la storia assai vasta dell’esoterismo italiano del Novecento, ambienti, personaggio, filoni di pensiero, orientamenti spesso non compatibili fra di loro, rivalità, opere scritte e vite vissute. ”Che cos’è l’Esoterismo” inoltre è una specie di piccola enciclopedia, dal punto di vista di una prospettiva squisitamente esoterica tradizionale, della storia delle religioni dell’intera umanità e di tutti i tempi. Il libro quindi sottintende una concezione teorica essenzialmente guènoniana, per cui si accetta la divisione sostanziale fra esoterismo ed exoterismo e si è d’accordo con quello che Frithjof Schuon (1907-1998), altro autore citato nel libro, definiva come “unità trascendente delle religioni”, inoltre si concede dignità alla Massoneria come Forma di spiritualità e di esoterismo autentica, facendo i dovuti ed assai intricati distinguo, e si espone comunque essenzialmente (anche qui però con delle specificazioni e con una analisi non semplicistica) la differenza fra mistica ed esoterismo, ciò che elenco qua è una schematica sintesi rispetto alla complessità e la densità degli insegnamenti e delle tesi sostenute da Aldo La Fata. Certo è che il volume è una lettura molto ricca ed affascinante, concettualmente profonda e una miniera di conoscenze anche storiche. Una esperienza rara, a mio avviso assolutamente da fare.

Roberto Minichini, gennaio 2025

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martedì 7 gennaio 2025

Nei monasteri dalle notti pieni di sogni (Poesia di Roberto Minichini)


Nei monasteri dalle notti piene di sogni

Dove, dalle bocche stanche

Non escono menzogne

E i mercanti del capitale

Sono stati cacciati dal tempio

Si è creata una oasi di luce

Ogni cosa è ferma, perenne

E la mistica dell’amore e della verità

Inaugura una nuova era

Lontana dall’individualismo borghese

Dove, nelle comunità di montagne

Si vive del lavoro delle proprie mani

E si ama, intensamente, profondamente

Seguendo i ritmi materni della natura

Sapendo, che ogni cosa è transitoria

E questo basso mondo materiale

Una dimensione imperfetta di prove e difficoltà

Non è un paradiso per nessuno

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

Forse, il parlare grossolano (Poesia di Roberto Minichini)


Forse, il parlare grossolano

E il pettegolezzo

Non si addicono a certuni

Che hanno scelto percorsi numinosi

Abbandonando le banalità

E le vicende private altrui

Per volare sulle nuvole dei misteri

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

lunedì 6 gennaio 2025

Boschi pieni di neve (Poesia di Roberto Minichini)


Boschi pieni di neve

Che permettono la meditazione

In sacra solitudine

Alla ricerca del senso ultimo

Della Dottrina dell’Unità

Ad avere come interlocutori graditi

Gli spiriti elementali invernali

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

domenica 5 gennaio 2025

Sono passati secoli (Poesia di Roberto Minichini)


Sono passati secoli

Ed abbiamo vissuto su un altro pianeta

Osservando la cattiveria umana

E gli orizzonti concettuali banali

Del regno della triste quantità

Dove la tirannide dell’apparire

E dell’agire senza sosta

Ha fatto dimenticare, tristemente

L’essere se stessi e la contemplazione nuda

Ora, invecchiati

Disinteressati ad una illusoria eterna giovinezza

Siamo rinati

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

sabato 4 gennaio 2025

Siamo un piccolo popolo (Poesia di Roberto Minichini)


Siamo un piccolo popolo

Che abita nei boschi

E ci piace ballare muti

Nelle notti senza stelle

Abbracciati come una tribù

E quelle pietre, a guardare bene

Sono sempre più preziose

In quanto fatte con l’amore

Delle mani nude che conoscono il freddo

Lontani dalle contingenze

E lontani dal consumismo

Rimanere fermi

Nella semplice gioia dell’essere

Senza attributi e senza tempo

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025

venerdì 3 gennaio 2025

Campi freddi (Poesia di Roberto Minichini)


Campi freddi

Pieni di musei di ricordi

Ormai dimenticati

E l’epoca del gelo

Passata

Tu doni, come un fiore magico

Una felicità poca nota

Autentica regina

Vera luce nel buio assoluto

E la tua voce è balsamo

Quanto sei bella

Quanto sei dolce

Quanto sei saggia e veggente

Nella tua calma razionale

Ricrei l’armonia perduta

In mezzo a mille disastri

E il tuo cantare

Solitario e splendido

Fa sognare un nuovo futuro

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025 

mercoledì 1 gennaio 2025

Le tue mani (Poesia di Roberto Minichini)


Le tue mani

Rappresentano un universo

Fatto di gentilezza ed eros

Sembri uscita da un film di altri tempi

Quando ancora si credeva

In valori considerati importanti

Anche gli asceti e i teologi eretici

Hanno bisogno, quando gli angeli lo concedono

Di sublime compagnia femminile

Per trovare sostegno ed estasi

In una oasi di pace, luce, saggezza

Per realizzare

L’unica simbiosi vera

Bellissime mani

Bellissimi occhi

Bellissima anima

 

Roberto Minichini, Gorizia, gennaio 2025