Assai bello è andare a trovare degli amici
E ritornati, meditare, sui fatti e la gente
Osservare costoro
Sepolti in stato di povertà estrema
Alla fine del mondo conosciuto
O quasi
Nelle terre nordiche e germaniche
Antichissime tradizioni contadine
Di cui si hanno solo vaga memoria
In uno stato di fatalistica disperazione
Noia estatica, contemplazione involontaria
Strana e marginale parte della Germania
Dimenticata, ignorata, di mentalità assai provinciale
Ricordi di nonni ormai sepolti
A coltivare la terra che non concede frutti
E a recarsi in fabbriche che non pagano lo stipendio
Soltanto miserande tariffe minime
Vivere, come per caso
Per stare durante le serate distesi a raccontarsi
Tristi barzellette ascoltate mille volte
Forse hanno bisogno
Di maestri di vita e coach esistenziali
E di varie altre categorie
Assai di moda e sempre onnipresenti
Nella società consumista individualista arrivista
Ma che ne sanno costoro
Delle meraviglie progredite della civiltà moderna
Dove dietro i grandi sorrisi tracotanti
Si nascondono infinite ipocrisie ed angosce
Ambizioni insoddisfatte e manie di grandezza
Esoterismi a pagamento e spiritualità evolutive
Loro invece sono bucolici, rustici
Dei morti viventi non integrati, ma autentici
Una tribù di poche anime, gli ultimi rimasti
E il flusso di informazioni, di esperti, grande cultura e
civiltà
Analisti di geopolitica, intellettuali di successo
Artisti, guru, miglioratori della società
Si svolge lontanissimo da costoro
E non sanno di vivere in un paradiso grigio
Ruttare insieme a questi amici invecchiati
Ed avere le ascelle virili e puzzolenti
Farsi la doccia una volta ogni dieci giorni
Deve essere considerato un privilegio non meritato
Roberto Minichini, Gorizia, dicembre 2024
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